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La Confederazione riscuote un canone per economia domestica e per impresa per finanziare l’adempimento del mandato di prestazioni costituzionale in materia di radio e televisione. Il canone per le imprese è riscosso dall’AFC. Quale organo di riscossione del canone radiotelevisivo per le imprese, il 29 aprile 2024 l’AFC ha pubblicato il rapporto d’attività e il conto annuale per l’anno 2023.

Nella seduta del 1° maggio 2024 il Consiglio federale ha licenziato il messaggio concernente il Protocollo firmato con la Serbia che modifica la Convenzione tra Svizzera e Serbia e Montenegro per evitare le doppie imposizioni (CDI). Il Protocollo attua gli standard minimi in materia di CDI derivanti dal progetto Base Erosion and Profit Shifting (BEPS).

Il 1° maggio il Consiglio federale ha risposto all’interpellanza di Giorgio Fonio sulle misure unilaterali italiane che riqualificano il reddito da attività lucrativa dipendente dei frontalieri attivi nelle Sagl svizzere in redditi imponibili in Italia, con tanto di sanzioni amministrative e penali. Secondo l’esecutivo federale sono in corso discussioni e “se, nel quadro dei colloqui bilaterali, la qualificazione proposta dall’Italia dovesse essere mantenuta, la Svizzera richiederà una corrispondente restituzione o compensazione per i ristorni versati per questi contribuenti”.

I ricorrenti hanno valutato il valore di stima della loro proprietà per piani italiana al 60% del valore di mercato dell’immobile ed il relativo valore locativo al 3,5% dello stesso. L’autorità fiscale ha per contro fissato il valore di stima all’80% del valore di mercato ed il valore locativo al 5%. I ricorrenti hanno invocato una disparità di trattamento dato che il Canton Sciaffusa valuta le proprietà all’interno del Cantone ad un massimo del 70% del valore di mercato. Il Tribunale federale ha affermato che un “valore mediano del 70%” è contrario al diritto federale, mentre un’aliquota dell’80% non è in linea di principio criticabile, in quanto si può tenere conto del fatto che i Paesi esteri non conoscono necessariamente un sistema di autenticazione per le compravendite immobiliari e per le iscrizioni nel Registro fondiario. Anche se un Cantone applica un tasso del 70% alle proprietà nazionali ed un tasso dell’80% alle proprietà straniere, ciò non costituisce una discriminazione sistematica che non possa essere fondata su alcun motivo pertinente. Lo stesso vale, per analogia, in merito ad un valore locativo del 5%.

(sentenza TF n. 9C_475/2023 del 12 marzo 2024)

L’autorità inferiore ha giustamente ritenuto che il ricorrente non sia stato in grado di dimostrare né che la sua proprietà per piani fosse oggettivamente inabitabile né – in assenza di seri sforzi di ricerca – che lo stesso non fosse oggettivamente affittabile. Non è quindi criticabile che l’autorità fiscale gli abbia tassato il relativo valore locativo. Il ricorrente non si è espresso in merito all’ammontare dello stesso per cui non è necessario affrontare ulteriormente questo aspetto.

(sentenza TF n. 9C_745/2023 del 5 marzo 2024)

La ricorrente solleva la questione a sapere se l’assistenza amministrativa possa essere concessa quando la relativa richiesta riguarda una persona deceduta prima dell’entrata in vigore dell’art. 18a della Legge sull’assistenza amministrativa fiscale (LAAF) intervenuta il 1° novembre 2019 e se questa disposizione si applichi alle richieste di assistenza amministrativa o ai periodi fiscali precedenti al 1° novembre 2019. Il TAF ha confermato che l’assistenza amministrativa richiesta l’11 maggio 2016 doveva essere fornita in relazione al conto bancario collegato a C., deceduto nell’ottobre 2018. La ricorrente critica vanamente il TAF per aver confermato la trasmissione delle informazioni anche se alcuni periodi fiscali interessati dalla richiesta di assistenza amministrativa risultano essere prescritti secondo la legge francese o che il defunto C. ha lasciato la Francia nel 2011. Queste obiezioni devono essere sollevate dinnanzi allo Stato richiedente. Se le informazioni relative ad una persona deceduta rimangano utili allo Stato richiedente è pure una questione di diritto interno dello Stato richiedente. L’art. 18a LAAF è una disposizione di diritto procedurale e non di diritto sostanziale. Anche l’affermazione che il principio di specialità è stato violato è inammissibile.

(sentenza TF n. 2C_795/2022 del 15 marzo 2024)